È finalmente online il video documentario che racconta tutte le fasi di implementazione della serra pilota di Intesa, il progetto di innovazione delle tecnologie a supporto dello sviluppo sostenibile dell’agroindustria in Sicilia e in Tunisia che è cofinanziato dall’Unione Europea (FESR) nel quadro del Programma ENI di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020.
Obiettivo principale del progetto è l’implementazione di un modello di serra mediterranea sostenibile che possa permettere risparmio idrico, risparmio di nutrienti, riduzione di trattamenti fitosanitari, riduzione dei rifiuti, bassi residui ed elevata qualità del prodotto.
Il racconto della serra aeroponica
Il video è stato girato nella serra pilota impiantata a Ispica, in Sicilia, presso l’azienda ortofrutticola Moncada Op. La serra, larga 45 metri e lunga 25, ospita un sistema misto aeroponico e NFT a ciclo chiuso senza substrato (Agriponic), in cui le radici delle piante si nutrono attraverso la nebulizzazione della soluzione nutritiva e mediante il film di acqua che scorre sul fondo della canalina, favorendo una crescita delle piante maggiore, più rapida e con meno sprechi.
La prima parte del video documenta le varie fasi di accrescimento delle piante di pomodoro ciliegino, varietà Durillo, trapiantate il 18 dicembre 2021 e mostra tutti i vantaggi della coltura aeroponica.
Il cuore pulsante dell’impianto è la centralina di gestione: dal serbatoio la soluzione nutritiva viene pompata nei vari settori, dopo un accurato trattamento. In più, vengono monitorati costantemente il ph e i fattori ambientali come temperatura, luce e umidità per nutrire le piante secondo il bisogno.
L’implementazione e i risultati del progetto
La seconda parte del video-documentario descrive le attività del progetto INTESA che comprendono, oltre all’azione pilota in serra, anche una serie di seminari di formazione sul processo di coltivazione e il Living Lab INTESA, a cura del partner So.Sv.I, Società di Sviluppo Ibleo. Un laboratorio di co-progettazione del modello di serra sostenibile che coinvolge enti, aziende, ricercatori e consumatori con lo scopo di informare e sostenere le aziende che sul territorio vogliono sperimentare questa nuova tipologia di coltivazione ecocompatibile, adattando gli impianti sericoli esistenti con un importante abbattimento degli investimenti.
Gli esperti del Crea, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e Analisi dell’Economia Agraria, partner scientifico del progetto che monitorano il progetto a Ispica e nella serra gemella di Manouba, in Tunisia, spiegano i criteri per valutare il corretto accrescimento delle piante, come la biomassa, la superficie fogliare e poi, con i panel test, anche il colore dei frutti, il contenuto zuccherino, l’aroma, le caratteristiche sensoriali. Lo scopo è capire le performance di questo sistema di produzione rispetto alle coltivazioni tradizionali e verificare se è possibile ottenere un prodotto che sia buono, sano e con un ridotto impatto sulle risorse ambientali. Un obiettivo attraente non solo per i consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità ambientale, ma anche per le aziende che vogliono stare al passo con l’evoluzione dei mercati.